La pianificazione urbana, indagata fin dagli anni Settanta con le opere La città scorre ai miei piedi, ritorna anche in questo decennio con un nuovo ciclo di opere e mostre.
Acuto osservatore della città di Milano, La Pietra realizza una serie di opere intitolate La città senza morale nella quale si evidenziano con foto, collage e scritte, le contraddizioni della città sui temi delle nuove architetture in rapporto a quelle storiche, dei quartieri spersonalizzati dal commercio selvaggio, alle attività in cui l’intervento creativo de cittadino viene totalmente a mancare.
“(…) ecco che La Pietra fa vedere la trasformazione e la conservazione della città e del territorio, con i mezzi che conosce meglio – la pittura e la ceramica, oggi, la fotografia, il fotomontaggio, il video trenta/quarant’anni fa –, con i modi che reputa più efficaci per lo sguardo del pubblico, con le idee che intimamente lo muovono a tutto questo. (…)
Nessuna direzione, solo percezione, ma percezione nella consapevolezza, che oggi si raggiunge soltanto attraverso quell’apparente leggerezza, quell’ironia che sa cogliere il comico nella tragedia, quella capacità di sorvolare la pianificazione ormai abbandonata a se stessa e di scomparire – o di mimetizzarsi, di nascondersi – nell’indistinto. Forse, se negli anni settanta il punto dell’osservatore privilegiato era fuori dal flusso – la città scorre ai miei piedi, ma questo accade perché io sono fermo – oggi deve essere dentro il flusso: io scorro nella città.”
(Marco Meneguzzo, 2011)